Nemmeno il destino
Lunedì 19 Aprile inizia la rassegna cinematografica “Io abito qui – Chi costruisce la città”, al Centro Don Bosco. La prima serata prevede la proiezione di “Nemmeno il destino” – di D. Gaglianone (Italia 2004). Alle ore 21.00 ci sarà un confronto con Kristen Mastromarchi, cantante lirica; e don Marco Balzan, missionario musicista. Prima del film, proiezione del cortometraggio “Vicine e lontane”, di A. Cacciatori, N. Giandoso, R. Gioli.
Vicine e lontane
SINOSSI.
Il corto si apre con un inquietante flashback: Angela, una studentessa di trent’anni che non riesce a realizzare il suo sogno nella città in cui vive (Rovigo), decide di compiere un gesto estremo. Perché? Quale segreto nasconde? Via via che l’intreccio si snoda scopriremo che la vita solitaria di Angela è illuminata unicamente dall’amore per la scrittura e per il cinema. Una passione che è convinta di poter continuare a coltivare solo
abbandonando i luoghi in cui è nata e in cui vive, dove non trova nessuno con cui condividerla. Per questo è decisa ad andarsene in una grande città.
La sua storia conoscerà una svolta quando, casualmente, la sua strada si incrocerà con quella di Claudia, una giovane operaia con la passione per la macchina da presa. E proprio l’incontro tra le due svelerà il motivo del gesto estremo di Angela.
Con uno sguardo introspettivo ma che non rinuncia ad un pizzico di humor nero, “Vicine e lontane” vuole smentire il luogo comune per cui chi vive in provincia non può riuscire a trasformare una passione, un sogno, in realtà.
Sostenendo con forza la tesi che dall’incontro con l’altro può scaturire in qualunque luogo quel magico incantesimo capace di regalare emozioni e di ravvivare esistenze altrimenti tristi ed anonime, i tre sceneggiatori hanno voluto interpretare il tema del “come restare?” in una maniera originale ma mai sopra le righe.
La sapiente mano dell’operatore valorizza alcuni punti suggestivi della Rovigo che cambia, specie la sera lungo i viali e nelle piazze in cui Angela cammina in cerca di ispirazione. Nella vita le due attrici Claudia ed Angela sono sorelle.
SCHEDA TECNICA
Scritto e diretto da Arianna Cacciatori, Nicola Giandoso, Roberto Gioli.
Cast: Angela Chinaglia, Barbara Chinaglia, Claudia Turolla.
Operatore di Ripresa: Enrico Badii.
Fonico: Alberto Gambato.
Montaggio: Enrico Badii, Alberto Gambato.
Nemmeno il destino
SINOSSI
Nemmeno il destino è una storia di periferia. Periferia urbanistica e dell’anima, è questo lo spazio fisico e mentale, il limbo esistenziale in cui si ritrovano i due giovani protagonisti, Alessandro e Ferdi. Hanno fra i 15 e i 17 anni, sono compagni di scuola insieme all’amico Toni ed abitano in una città post- (ma forse sarebbe più giusto dire ex-) industriale in decadenza, in via di smantellamento e/o ristrutturazione ed invasa da cantieri. Ale e Ferdi cercano un loro luogo, il proprio posto nel mondo, un’oasi fra le macerie che non sono solo quelle delle fabbriche dimesse, ma anche quelle delle proprie famiglie.
CRITICA. Di Giorgio Gosetti.
È il carattere frammentario, la scrittura nervosa e totalmente visuale il primo elemento destinato a colpire e appassionare nel secondo film del regista di “I nostri anni”, capace di rinnovarsi all’interno di una coerenza estetica sempre piu’ rara.
Il secondo elemento di suggestione sta nella distanza tra la macchina da presa e i suoi protagonisti: appassionanti perché umani e spersi nella rabbia senza obiettivi della gioventù d’oggi. Ma non per questo compiacenti, eroici, positivi. Un altro ricordo ancora: lo smarrimento e il silenzio della mamma-bambina che abita questo film: un silenzio doloroso e sommesso che contrasta con l’urlo e il furore del mondo, là fuori.
SCHEDA TECNICA
Regia: Daniele Gaglianone.
Soggetto: Gianfranco Bettin, tratto dall’omonimo libro dello stesso.
Sceneggiatura: Alessandro Scippa, Giaime Alonge, Daniele Gaglianone.
Fotografia: Gherardo Gossi.
Montaggio: Luca Gasparini.
Musiche: Massimo Miride, Giuseppe Napoli.
Suono: Gianluca Costamagna, Andrea Lancia.
Cast: Mauro Cordella, Fabrizio Nicastro, Giuseppe Sanna, Lalli, Gino Lana, Stefano Cassetti.
Produzione: Domenico Procacci, Gianluca Arcopinto, Pierpaolo Trezzini.
Nazione: Italia.
Anno: 2004.
Durata: 110′.
Premi: Premio “Lino Miccichè” del Centro Sperimentale di Cinematografia e Premio “Arca Cinema Giovani” come Miglior Lungometraggio Italiano, 61^ Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia 2004. Premio VPRO Tiger Awards, Rotterdam International Film Festival 2005.